Cesare Castelli, violino italiano n. 66, 1954 (certificato Eric Blot)

Violino italiano perfettamente conservato di Cesare Castelli del 1954, splendidi legni italiani, vernice ad olio marrone arancio, suono brillante e ricco di sovratoni.

Cesare Castelli (1912-2003) è stato un prolifico maestro ed esponente dell'interessantissima tradizione liutaria locale delle Marche, nell'Italia centrale. Il motivo per cui i suoi strumenti godono di un'eccellente reputazione tra i musicisti professionisti di tutto il mondo è immediatamente evidente nel violino n. 66 del 1954 qui offerto.

Realizzato con legni di rara qualità musicale ed estetica, come quelli raccolti nelle foreste delle montagne meridionali al confine tra Marche e Abruzzo, questo violino Cesare Castelli non lascia dubbi a prima vista sul suo status di strumento di prima classe. La delicata e stretta fiammatura del fondo in acero in due pezzi sotto la vernice ad olio marrone arancio sottolinea il profilo individuale del violino, che si distingue per la finezza della lavorazione in tutti i dettagli, come l'arrossatura che si estende fino agli angoli e il grazioso cartiglio. Questo carattere corrisponde perfettamente al suono brillante e ricco di toni, che soddisfa elevate esigenze musicali ed è raccomandato per l'esecuzione solistica con la sua brillantezza. All'interno dell'opera di Cesare Castelli, che comprende più di duecento violini, oltre 70 viole, 30 violoncelli e diversi quartetti completi, il n. 66 rappresenta la prima metà della sua biografia lavorativa e rivela il "liutaio" eccezionalmente talentuoso ed esigente che Castelli è stato fin dall'inizio. Diversi premi, tra cui una medaglia d'oro a Bagnacavallo per un quartetto d'archi, documentano il riconoscimento professionale del suo lavoro. L'autenticità del violino qui offerto è provata dall'etichetta originale nel corpo e da un certificato del rinomato esperto cremonese Eric Blot, incluso nel prezzo.

Cesare Castelli, nato ad Ascoli Piceno nel 1912, ha frequentato i corsi di liuteria presso la Scuola di Arti e Mestieri di Ascoli Piceno a partire dal 1940, dopo un apprendistato come falegname e i primi studi da autodidatta, e si è perfezionato con diversi maestri del nord Italia, tra cui Giuseppe Ornati a Milano. Cesare Castelli è un rappresentante della tradizione liutaria marchigiana, un po' dimenticata ma molto significativa, i cui boschi nelle montagne meridionali al confine con l'Abruzzo forniscono un eccellente legno. Cesare Castelli, il cui figlio Piero continua la tradizione regionale della "liuteria", ha costruito oltre duecento violini, più di 70 viole, 30 violoncelli e diversi quartetti completi tra gli anni Cinquanta e Settanta. Molti dei suoi strumenti sono finiti nelle mani di membri di importanti orchestre internazionali (Stati Uniti, Inghilterra, Svezia). Numerosi premi in concorsi testimoniano la grande reputazione di cui godevano gli strumenti di Cesare Castelli nell'Italia del suo tempo, tra cui una medaglia d'oro per un quartetto a Bagnacavallo nel 1980.

• Cesare Castelli, violino n. 66 del 1954
• Raro strumento della tradizione regionale marchigiana
• Suono brillante e ricco di toni, con un carattere brillante
• Finissima manifattura
• Etichetta e certificato originali di E. Blot

La nostra garanzia di permuta, la consegna gratuita e la politica di restituzione di 30 giorni, nonché il certificato Eric Blot sono inclusi nel prezzo; un nuovo certificato per confermare il valore è disponibile su richiesta.